giovedì 1 luglio 2010

L'auto elettrica

Questa primavera non si parla d'altro: il comune di Milano e Volkswagen hanno deciso di collaborare per rendere il centro cittadino più verde e la soluzione è stata la progettazione di un taxi elettrico che verrà messo in produzione nel 2013, la cui linea riprenderà quella degli storici taxi milanesi.
In tutto il mondo sempre più case automobilistiche si occupano dello sviluppo del motore elettrico, tecnologia che da sempre ha affascinato chiunque studiasse motori.
Addirittura, tra i primi modelli di automobile non era insolito trovarne con motori elettrici, come la prima commercializzata tra il 1832 e i il 1839 che fu inventata dallo scozzese Robert Anderson.
Nel corso degli anni la loro tecnologia e la capacità di carica delle batterie andò sviluppandosi, così che prima della fine del XIX secolo, il pilota Camille Jenatzy riuscì a stabilire il  record di velocità rompendo il tetto dei 100 Km/h guidando la Jamais Content, auto elettrica con la  forma aereodinamica di un missile.
In seguito vennero sviluppati diversi modelli che fecero molta presa sul pubblico di inizio novecento quali i modelli prodotti dalla Detroit Electric o dalla Baker Electric ed altre aziende dell'epoca.
Ma presto i limiti di prestazioni e fruizione rispetto alle auto che utilizzavano motori a scoppio risultarono evidenti, determinando il declino di questo tipo di produzione fino ai giorni nostri quando l'imminente crisi energetica sta spingendo il mercato a riprendere i vecchi studi e a sviluppare questa tecnologia.
Ciò nonostante i mezzi elettrici più brillanti sono ancora prototipi costruiti da hobbisti.
Il motore elettrico è estremamente efficiente (circa al 90%) ed causa di fattori d'inquinamento quasi nulli, non producendo vapori di scarico. Inoltre in caso d'incidente è molto difficile che i diversi pezzi del mezzo rimangano distrutti o che si incendino, così da renderne possibile il totale riciclo.
All'uso hanno costi molto limitati, dato che il paragone è tra il costo dell'elettricità e quello della benzina; in generale i costi principali riguardano l'acquisto della batteria: nei mezzi più potenti può essere fino all'80% del totale, mentre nei veicoli d'uso cittadino è intorno al 50%.
Il consumo tipico è tra circa lo 0,11 e lo 0,23 Kwh/Km, di cui un terzo è dovuto a dispersioni di una tecnologia ancora perfettibile.

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